Quando:
mercoledì 12 marzo 2025, ore 21.00
Relatrice: Silvia Bigi
Dove: Online tramite ZOOM per gli tutti associati 2025
DESCRIZIONE
Un incontro dedicato alla fotografia come strumento di indagine e trasformazione interiore. Attraverso il racconto di autori che hanno trasmutato il trauma in bellezza, esploreremo strategie creative per rendere la macchina fotografica un mezzo magico di guarigione. Un viaggio tra teoria e pratica per scoprire come il dolore possa diventare la più autentica e sublime forma di espressione visiva.
Silvia Bigi
Silvia Bigi (Ravenna, 1985), è laureata al DAMS di Bologna. Attraverso l’utilizzo di diversi linguaggi – fotografia, installazione, scultura, suono, video, disegno – lavora sulle immagini come soglie, spazi liminali dove riflettere sulle forme di potere, sulla coesistenza di umano e non-umano, e sui glitch in cui si annida il rimosso della storia occidentale. La pratica di Bigi è strettamente legata alla ricerca: è fondamentale per lei immergersi in contesti complessi, problematizzando questioni di carattere filosofico, culturale e politico, attivando reti interdisciplinari. Negli ultimi anni la sua opera pone particolare attenzione a voci femminili silenziate da atti di violenza visibili e invisibili. Le sue opere, oggi parte di collezioni pubbliche e private, sono state premiate e selezionate per esposizioni nazionali e internazionali in musei, fondazioni e gallerie d’arte, tra cui il premio Sviluppo dei talenti - Italian Council 2023, il Premio Francesco Fabbri per le arti 2022, il Talent Prize 2021 e la mostra Engaged, active, aware: women’s perspective now, vincitrice del Lucie Award - Best Exhibition nel 2018. Il suo lavoro è stato pubblicato in magazine come Artribune, Der Greif, IO Donna, Atpdiary, Insideart, Yet Magazine, Artslife, World Photo Organisation, British Journal of photography.
fotografia ©Ilaria Tariello