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Fare fotografia è come
pensare per immagini.
Barattereste la vostra capacità di pensiero e la vostra sensibilità in cambio di idee rapidissime ma tuttavia assai semplificate e approssimative?
Non sempre molte immagini sono meglio di poche, conta la loro qualità e non la quantità.
Less is more dicono in area anglosassone, festina lente (affrettati lentamente) si diceva invece in lingua latina, due frasi che partendo da posizioni diversi convergono sul solito punto:
fare meglio, facendo meno.
L'utilizzo di una certa tipologia di macchine fotografiche - che siano i moderni dorsi digitali o i classici banchi ottici a pellicola – va proprio in questa direzione, ci aiutano a mantenere sempre alta la nostra concentrazione per ottenere le immagini che vogliamo.
Che si parli del genere del paesaggio, della ritrattistica, della fotografia di architettura o di una ricerca personale, la regola da seguire è sempre la stessa: prima si pensa e poi si scatta.
Ecco perché - sopratutto al giorno d'oggi -
ha ancora più senso investire risorse in apparecchiature di questo tipo. Ci aiutano a
pensare visivamente, a rimanere concentrati, sostanzialmente a realizzare immagini migliori.
Poi, in un secondo momento, abbiamo modo di apprezzare anche tutta la straordinaria qualità tecnologica di queste macchine, grazie a sensori e obbiettivi praticamente perfetti.
Ecco perché per molti di noi fotografi è - oltre che una scelta tecnica - è una
vera e propria filosofia di vita.
In questo workshop entreremo
all'interno del mondo della fotografia di grande formato (sia analogica che digitale), ne esploreremo la
teoria e la
pratica, ed evidenzieremo quali e quanti siano i vantaggi che questo mondo ci offre, sopratutto al giorno d'oggi che la tecnologia offre economiche alternative.