Serata Speciale Omo Change

calendario incontri

Quando: venerdì 24 maggio 2019, ore 20.30
Dove: Trento, presso la Sala Conferenze della Cassa Rurale di Trento in via Belenzani 12
Serata Speciale con Fausto Podavini - Omo Change

La serata è organizzata in collaborazione con la Cassa Rurale di Trento e La Rotonda
E' gradita la puntualità per quanto riguarda l'orario di inizio dovendo rispettare gli orari di chiusura della Cassa Rurale stessa
 

L’Etiopia è il paese del centro Africa che sta subendo uno dei più grandi e veloci sviluppi economi e industriali di tutta l’Africa. Una media di crescita negli ultimi 10 anni pari al 10,8% (dati Banca Mondiale) ha fatto dell’Etiopia la quarta potenza economica africana. Tra il 2014 e il 2015, il Pil ha fatto registrare un incremento del +10,6% merito anche degli investitori stranieri che grazie ai piani di sviluppo degli ultimi anni ad opera del Governo, stanno modificando l’aspetto del Paese. Una delle zone che sta subendo uno dei più importanti cambiamenti è la Valle dell’Omo. Attraversata dall’omonimo fiume che nasce nell’altopiano etiopico, la valle dell’Omo ha una notevole rilevanza sia archeologica che naturalistica. L’area è riconosciuta a livello internazionale come una delle rare regioni aride e semi-aride che presentano una straordinaria biodiversità, tant’è che dal 1980 la Valle dell’Omo è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Unesco.

In quest’area vivono circa 500.000 persone dedite prevalentemente all’agricoltura e alla pastorizia. Area geografica estremamente fragile dal punto di vista ecologico la valle dell’Omo è abitata da etnie che hanno saputo sviluppare un sistema agricolo che si regge su un delicato e prezioso equilibrio tra sopravvivenza dell’uomo e sfruttamento delle risorse naturali, come le esondazioni del fiume Omo. Nel 2010 l’ex Primo Ministro Zenawi, (morto nel 2012 e sostituito dall’attuale primo ministro Desalegn), annunciò la costruzione della più grande diga mai realizzata in Africa. Per iniziare la costruzione della diga che ha preso il nome Gibe III, sono stati dati alla compagnia di costruzione, l’italiana Salini, 1,4 miliardi di euro, risultando il progetto di investimento più grande mai realizzato in tutta l’Africa. La Gibe III, terminata nel dicembre 2016, ha un’altezza di 240 metri e una potenza di 1.870 MW e sta creando un bacino artificiale lungo 150 km. La sua costruzione ha un duplice obiettivo; produrre energia idroelettrica da esportare nei paesi limitrofi e stimolare lo sviluppo dell’agricoltura attraverso la costruzione di una fitta rete di canali di irrigazione che permetteranno l’inserimento di colture estensive ad elevato valore commerciale come il cotone. Inoltre, il controllo del fiume Omo permetterà la realizzazione di un grandissimo progetto statale - l’Omo Kuraz Sugar Factories Project – che prevede la messa a coltura di circa 245.000 ettari di terreno per la produzione di canna da zucchero da trasformare in parte in etanolo, in parte in zucchero.

L’entrata in funzione della diga Gibe III e la coltivazione di nuove piantagione hanno portato ad una riduzione dell’estensione della foresta fluviale ed una perdita di biodiversità, confermando il rischio di una pesante crisi umanitaria, ed andando ad interessare anche il lago Turkana nel Nord del Kenya. Infatti, il sempre minore afflusso di acqua verso il lago Turkana, sta riducendo il bacino del lago stesso, compromettendo l’economia dell’etnia dei Turkana che è basata sulla pesca. L’intervento umano ha provocato l’interruzione delle piene naturali e l’approvvigionamento delle terre da parte del Governo sta creando nuovi confini geografici tra le varie Etnie con sempre meno terreno a disposizione per l’agricoltura e la pastorizia, modificando così anche l’assetto sociale delle tribù. Un fiume che interessa due paesi La valle dell'Omo sta vedendo la sua più grande contraddizione, quella che è stata generata dagli investimenti del cosiddetto sviluppo.

La Valle dell'Omo rischia di diventare un bacino di risorse per il resto del mondo ma non per la propria popolazione. Omo Change è un progetto che vuole riflettere sulla complessità socio-antropologica e socio-economica Il mio progetto vuole essere una meditazione su quanto gli investimenti importanti possono mettere a rischio l'equilibrio tra uomo e ambiente che è presente per centinaia di anni, e come i cambiamenti che stanno avvenendo anche a causa della massiccia circolazione di contanti, sta squilibrando il saldo esistente. Valle dell’Omo, lago Turkana, le sorti del Kenya e dell’Etiopia non sono mai state così legate.

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