Quando: martedì 8 maggio 2018, ore 21.00
Dove: Brescia, SpazioAref, Piazza della Loggia, 11/f
Conversazione sul fotografo Tony Vaccaro a cura di Joe Oppedisano
L'incontro è riservato ai soci NESSUNO[press].
Tony Vaccaro
nome d'arte di Michelantonio Celestino Onofrio Vaccaro (Greensburg, 4 dicembre 1922), è un fotografo statunitense. Secondogenito di tre figli, i suoi genitori, che erano immigrati italiani, lo battezzarono con il nome Michelantonio Celestino Onofrio Vaccaro. Il padre, Giuseppe Antonio, era originario del Molise, precisamente di Bonefro, in provincia di Campobasso e nel 1926 la famiglia tornò a Bonefro, dove Tony trascorse la giovinezza.
Nel settembre 1945 si congedò dall'esercito e soggiornò in Germania, dove ottenne un lavoro prima come fotografo per le autorità statunitensi di stanza a Francoforte, e poi per Weekend, il supplemento domenicale del giornale dell'esercito statunitense Stars and Stripes. Fino al 1949, Vaccaro operò come fotografo in Germania e in Europa, documentando la vita del dopoguerra. Dopo il suo ritorno negli Stati Uniti nel 1949, ha lavorato per le riviste Life e Look e poi per la rivista Flair.
Joe Oppedisano:
Nasce nel 1954 a Gioiosa Ionica (RC).
A sette anni si trasferisce a New York con la famiglia. Giovanissimo comincia a dedicarsi alla fotografia; nel 1971 si scrive al Queens College di New York e nel 1973 frequenta un corso di fotografia presso la stessa Università. Nello stesso anno frequenta la School of Visual Arts di New York; contemporaneamente approfondisce la sua esperienza professionale lavorando come assistente per alcuni noti fotografi pubblicitari.
Nel 1979 è invitato alla Manifestazione Venezia 79 - La Fotografia come Assistente Tutor ai Workshops.
Nel 1982 torna in Italia e si stabilisce a Milano, collabora con diversi agenzie e case editrici -Rizzoli, Mondadori- realizzando servizi per riviste e numerose campagne pubblicitarie: tra queste per Adidas, Yomo, Pionier, Hitachi, Panasonic, Grundig, KodaK, Apple, Fiat, Alfa Romeo,Campari , R.A.S. American Express.
Parallelamente al lavoro commerciale svolge un'autonoma e continua sperimentazione sull'immagine. Nasce così un linguaggio originale basato su un prolungamento del tempo reale di visione dell'immagine; una tecnica ottenuta da Oppedisano grazie a modifiche da lui studiate e messe in opera sulla sua macchina fotografica –per le sue caratteristiche unica al mondo– in grado di ottenere una fusione tra un fotogramma e un altro.
I risultati di tale incessante ricerca sono stati pubblicati su numerose riviste specializzate, e esposti a numerose mostre in Italia e all'estero.
Le sue immagine sono conservate in varie collezioni private e istituzioni.
Insegna Fotografia al ISIA di Urbino nel Biennio di Specializzazione di Fotografia.