Dobrinja è un quartiere vicino all'areoporto. E' in periferia della città, ma l'inquinamento è pesantissimo anche qui. Le particelle aumentano la densità della nebbia. L'acqua si condensa intorno al pulviscolo e crea una coltre impenetrabile.
Il tempo è stabile dal 3 dicembre a Sarajevo, niente pioggia, niente vento, niente neve. Sarajevo è da più di un mese sotto una cappa di smog impenetrabile, l'inquinamento rimane a fondo valle e rende l'aria malsana. Questa condizione è estremamente rara, 22 giorni di aria stagnante e l'inquinamento è fuori controllo.
Ogni valore è oltre la soglia di allarme. Lukavac, Sarajevo, Tuzla e Zenica sono tra le città più inquinate d'Europa.
L'areoporto internazionale di Sarajevo ha un problema enorme quando c'è nebbia a causa degli atrumenti di assistenza all'atterraggio inadeguati. Se non c'è una buona visibilità non è possibile atterrare. Nell'ultima settimana la maggior parte dei voli sono stati cancellati o dirottati verso altre città.
Vecchi camion e auto ormai obsolete sono comuni e contribuiscono all'incremento dei valori PM10 e delle più pericolose PM2.5. Dovrebbe essere vietato circolare con veicoli non conformi allo standard EURO3. La polizia può solo consigliare, non ha nessuna possibilità di multare i trasgressori.
L'associazione Pomozi (pomozi.ba) distribuisce gratuitamente le maschere in centro città presso il mercato natalizio. I bambini, le persone anziane e chi soffre di problemi al sistema respiratorio non dovrebbero uscire. Per tutti gli altri è meglio non star fuori più di un'ora. Le attività all'aria aperta sono sconsigliate. Il Problema in Bosnia e Herzegovina è anche cosa le persone bruciano per il riscaldamento, il prezzo del gas e dell'elettricità è molto alto e la legna o il carbone non aiutano la qualità dell'aria.
Dopo il tramonto l'inquinamento cresce. Questi i valori della qualità dell'aria AQI (EPA scale) alle 20.00 del 25 dicembre 2015
Tuzla: 227
Lukavac: 330
Zenica: 96
Sarajevo: 159