Milano in luogo da definire
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Come nasce un servizio targato National Geographic? A spiegarlo in questo intenso workshop di due giorni sarà Alessandro Gandolfi, assiduo collaboratore del magazine italiano. Si inizierà toccando i vari aspetti di un reportage: dalla ricerca dello spunto iniziale alla pianificazione del servizio, dal lavoro sul campo all’atteggiamento da tenere con le persone fino all’editing definitivo delle immagini. Alessandro spiegherà poi come si sceglie una copertina e una sequenza vincente, quanto è importante la lavorazione digitale e perché è indispensabile che un fotogiornalista conosca la deontologia professionale. Attingendo all’archivio National Geographic, tutti i retroscena del processo creativo alla base di un servizio del magazine.
Nato a Parma (1970), Alessandro Gandolfi è socio fondatore dell’agenzia fotografica Parallelozero.
I suoi lavori sono apparsi in varie pubblicazioni, inclusi Le Journal de la Photographie, Courrier International, Lightbox TIME, Newsweek Japan, Le Monde, Le Figaro, VSD, Die Zeit, Geo, Mare, The Sunday Times Magazine, National Geographic France, National Geographic Italy, L'Espresso, Internazionale, D - La Repubblica delle Donne, Marie Claire, Sette - Corriere della Sera, Il Venerdì di Repubblica, Geo, Elle.
Le sue immagini sono state esposte in mostre personali e collettive: fra queste, “Le Printemps Arabe” al Centre Méditerranéen de la Photographie ad Ajaccio (France, 2012), “Freedom to Create” a Cape Town (South Africa, 2011), “Provocation” al New York Photo Festival (USA, 2011), “Unpublished-Unknown” al MACRO Testaccio di Roma (2010) e le ultime quattro della National Geographic (dal 2009 al 2012) a Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nel 2012 è stato membro della giuria per il concorso curato da National Geographic Italia. A due suoi reportage pubblicati nel 2010 e nel 2011 sull’edizione italiana del National Geographic sono stati assegnati il Best Edit Award. Laureato in filosofia, ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Urbino (IFG) e ha lavorato come cronista per La Repubblica fino al 2001, quando ha iniziato a dedicarsi al fotogiornalismo.
Nel 2016 il servizio sulla situazione post-ebola in Sierra Leone ha ricevuto il PDN Photo Annual 2016 nella sezione Documentary / Photojournalism e una menzione d'onore al MIFA (Moscow International Foto Awards). Ha ricevuto inoltre per due volte il National Geographic's Best Edit Award (2010 e 2011) con due reportages pubblicati nell’edizione italiana del magazine. Ha curato esposizioni e partecipato a conferenze (Settimanale di Fotografia, Genova, 2015), tiene regolarmente workshop sul fotogiornalismo ed è stato membro di giurie fotografiche (concorso National Geographic Italia 2012; NGO World Videos al Milano Film Festival 2010).